TE LO DICO CON UN FIORE, PUNTO E VIRGOLA

L’anemone per l’abbandono, la tuberosa per l’eros, rosa e peonia per gentilezza e pudore, la stella alpina per l’ingenuità … Il linguaggio dei fiori è usato in Europa da almeno due secoli. Ora Virgola, l’amatissimo personaggio creato dall’illustratrice Virginia di Giorgio, lo rinnova: associando sentimenti e fiori con il suo tratto delicato, inconfondibile.

Dall’Amore, il più classico, a tutte le sfumature emotive e perfino al Silenzio: ecco a voi la nuova, poetica Grammatica floreale di Virgola.

Ve la presenta Petunia Ollister, nome (floreale!) d’arte della più celebre narratrice di libri sui social.

Virginia di Giorgio è un’illustratrice, laureata in Storia dell’arte medievale a Firenze, che nel 2014 ha dato vita a Virgola, un personaggio che da allora la accompagna costantemente.
Con pochi e delicatissimi tratti Virginia ha creato un mondo soffuso e poetico, conquistando migliaia di persone che amano il suo stile e la seguono con passione sui social.

Nelle sue illustrazioni non sono mai mancati i fiori e quando ha creato il suo personaggio le è venuto spontaneo mettere in relazione il tratto minimal con la sontuosità dell’universo floreale, che in una forma simile, eppure sempre diversa, racchiude molteplici possibilità di racconto di emozioni e sentimenti.
Virginia è una donna fedele ai suoi valori e per parlare di fiori in un libro ha atteso di farlo con una casa editrice in cui riconoscesse quella delicatezza d’approccio al complesso tema del rapporto tra Umanità e Natura.

Esce dunque Le parole più belle sono fiori, un racconto illustrato del corrispettivo floreale di quaranta sentimenti e stati d’animo.

“Ditelo con un fiore” non è solo un proverbio: esprime in una frase la tradizione, diffusa fin dall’antichità in Oriente, di lasciar esprimere i fiori al posto delle persone.
Da fonti accreditate, la grammatica floreale giunse in Inghilterra nel Settecento grazie a Lady Mary Wortley Montagu, che si accorse di come, nell’area dell’Impero ottomano, le donne mandassero messaggi in codice grazie ai fiori. Dall’inizio dell’Ottocento la diffusione della grammatica floreale è capillare in tutta Europa – grazie anche all’opera di divulgazione di Madame de La Tour – e con alcuni aggiustamenti giunge fino ai giorni nostri.

Le parole più belle sono fiori raccoglie quaranta opere di Virginia di Giorgio che non parlano solo di amore, gioia, desiderio, ma di tutto lo spettro dell’animo umano, inclusi i sentimenti più dolorosi. È un libro che somiglia molto alla sua autrice: parla di una tradizione elegante con immediatezza e nel contempo con discrezione e sensibilità.

INTRODUZIONE

a Le parole più belle sono fiori

di Virgola / Virginia di Giorgio

Ho sempre amato i fiori e a un certo punto del mio percorso artistico mi sono messa a disegnarli.
Non so spiegarmi bene il perché, ma in qualche modo intuivo che quella forma, simile ma sempre diversa, conteneva un intero universo da esplorare, con cui esprimere emozioni, trovare appigli, sussurrare suggestioni.

Così quando ho creato Virgola incrociare il mio tratto minimal con il mondo floreale mi è venuto naturale come ammirare la maestosità di un giglio o ringraziare con gli occhi per il benvenuto che mi dona la pomelia ogni volta che torno nella mia amata terra siciliana.
In questo libro mi sono entusiasmata nel creare una mia personale visualizzazione del linguaggio dei fiori.
Per ogni significato codificato, una mia illustrazione.

È questa un’usanza che trovo molto affascinante e che vanta una storia antichissima nel vicino Oriente.

Secondo le fonti principali fu importata in Europa, segnatamente in Inghilterra, nella prima metà del Settecento da Lady Mary Wortley Montagu, moglie dell’ambasciatore inglese in Turchia: fu lei a notare che sulle rive del Bosforo le donne mandavano messaggi in codice al sultano tramite i fiori.
Il linguaggio dei fiori ha conosciuto una capillare diffusione in Europa all’inizio dell’Ottocento ed è giunto con una serie di aggiustamenti e modifiche fino ai giorni nostri.

Grazie a una serie di opere di divulgazione (fra cui quella di Madame de La Tour) di questa antica grammatica floreale, amore, gioia, desiderio, ma anche senso di abbandono, amarezza, e tutto ciò che appartiene all’animo umano possono essere veicolati semplicemente attraverso un fiore, naturale messaggero che racconta gli slanci del cuore senza che estranei li possano scoprire.

Sono molto felice di contribuire a rinnovare questa elegante tradizione con le mie illustrazioni: in queste pagine ne troverete quaranta, trentanove ufficiali e uno di mia completa e arbitraria creazione: il fiore di vetro abbinato alla fragilità.
Spero che tutte possano essere usate per trovare il coraggio o il desiderio di inviare messaggi a tutte le persone che per voi sono importanti.

Petunia Ollister è il nom de plume di Stefania Soma, che dal 2015 parla di libri sui social (in particolare sul suo profilo Instagram)

Virginia di Giorgio, illustratrice, nel 2013 ha creato Virgola. Nel 2014 e nel 2015 ha vinto il Premio Igers Award come artista dell’anno e personaggio dell’anno su Instagram. Dal 2018 pubblica una linea stationery di grande successo. Nel 2021 ha disegnato live durante la mostra Inside Dalì nella chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio a Firenze.

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