IL FASCINO DEGLI (ALBERI) ANZIANI

di Zora del Buono

C’è il bonsai di pino bianco giapponese sopravvissuto alla bomba atomica. E c’è il più antico essere vivente del pianeta: un bosco di migliaia di pioppi tremuli, tutti cloni di un albero di 80.000 anni fa.

Per un anno intero Zora del Buono, architetto, ha viaggiato per l’Europa e il Nord America con il suo cane, un taccuino e una macchina fotografica. È andata a visitare quattordici piante centenarie. Ha reso loro omaggio, con stupore e ammirazione. Ora ne racconta in un libro le storie straordinarie. Eccone qualche brano.

Hiroshima Survivor

Pinus parviflora Miyajima – Pino bianco del Giappone

390 anni / Altezza: 117 centimetri / Diametro: 111 centimetri

• Arboreto di Washington, DC

Quando, quarantatré secondi dopo l’esplosione di Little Boy, l’onda d’urto di una bomba all’uranio di 4 tonnellate aveva devastato l’80% della superficie urbana di Hiroshima, uccidendo sul colpo 70.000 persone, e una temperatura di oltre 6.000 gradi Celsius nel centro della città non solo fece evaporare persone e animali, ma incendiò anche gli alberi a 10 chilometri di distanza, il vecchio bonsai sopravvisse indenne a quel 6 agosto 1945 nel giardino della famiglia Yamaki, a 3 chilometri dal luogo in cui avvenne l’esplosione. Le finestre della casa si infransero, le pareti si riempirono di crepe, tutti i membri della famiglia furono feriti, ma a questo e ad altri alberelli non successe niente, perché erano riparati da un muro che resse all’impatto; essi sopravvissero anche alla pioggia nera radioattiva.

Da sei generazioni il pino cresce presso la famiglia Yamaki passando di padre in figlio …

 

Pando

Populus tremuloides – Pioppo tremulo americano, individuo maschile

80.000 anni e più / Superficie: 44 ettari / Peso: 6 milioni di chilogrammi / cormi: 47.000

• Fishlake, Route 25, Utah / 2700 m s.l.m.

È un albero che oltrepassa la nostra dimensione, quella temporale e quella spaziale, e perfino la nostra immaginazione fatica a comprendere la natura di questo organismo. All’epoca in cui un minuscolo seme ricoperto di peluria, portato dal vento o trasportato dall’acqua, trovò, su questo pendio, le condizioni ideali per germogliare e per spingere le sue radici primarie nel terreno, sul continente americano non viveva ancora nessun essere che fosse umano, e nemmeno in Europa, né in Asia né in Australia. L’uomo esisteva e viveva in Africa.

La storia del Pando, il cosiddetto essere vivente più vecchio della terra, ebbe inizio almeno 80.000 anni fa. Questa pianta, dapprima un esile alberello, con la sua corteccia biancheggiante e le foglie triangolari-ovate, dal picciolo lungo e mobile, ha coperto con la sua crescita una superficie che oggi è di oltre 400.000 metri quadri, diventando un organismo tra i più grandi e pesanti del pianeta …

Castagno dei Cento Cavalli

Castanea sativa – Castagno

• Tra 2000 e 4000 anni / Altezza: 22 metri / Circonferenza: 57,9 metri (misurata nel 1780), circonferenza dei tre cormi oggi 13, 20 e 21 metri

• Sant’Alfio, Parco dell’Etna, Catania  / 650 m s.l.m.

Se Alfio sta in piedi dietro di voi, tenendo giusto la distanza necessaria per non risultare scostumato, ma vicino quanto basta perché si senta il suo respiro, con la mano sulla vostra spalla, se il suo elegante fisico di quarantenne è vicinissimo al vostro, allora la notte che diede al castagno il suo nome assume un significato molto sensuale. Il nome è castagno dei Cento Cavalli. Al centro degli eventi di quella leggendaria notte di tempesta non ci furono tanto i cavalli, quanto i cento cavalieri che insieme ai cavalli trovarono riparo sotto questo gigantesco albero, che pare sia il più grosso al mondo, o almeno quello che ha il tronco più grosso. E a dire il vero non erano nemmeno i cento cavalieri a essere al centro dell’attenzione, quanto lei, la regina, la sensuale Giovanna che, in una notte di tempesta, scossa da fulmini e tuoni ai piedi dell’Etna, si dice abbia giaciuto con i cento uomini del suo seguito, uno dopo l’altro, e, particolare piccante, perfino con un cavallo …

 

Pino cembro di Muottas da Schlarigna

Pinus cembra – Pino cembro, cirmolo

• 900-1200 anni / Altezza: 16 metri / Circonferenza: 6,2 metri

• Muottas da Schlarigna, Engadina, Svizzera  / 2195 m s.l.m.

Per visitare uno dei più vecchi pini cembri di tutto l’arco alpino serve tempo. L’ascesa non è scevra di fatiche, seguendo un ripido sentiero che gli passa accanto. Si parte a piedi da St. Moritz, dove a settembre regna una piacevole calma dato che il delirio comincia solo d’inverno, il delirio totale nel periodo natalizio, una cosa che si sopporta a stento. Le montagne dell’Alta Engadina sono percorse da seggiovie e skilift, diversamente dal Piz da Staz, dove non c’è nessuna cabinovia. I pini cembri vegetano al di sopra dei paesi, costituiscono il limite del bosco, sono il coronamento e la conclusione dei maestosi boschi sottostanti, al di sopra c’è solo la vegetazione bassa del piano nivale …

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